| |
|
|
|
| |
|
|
| inserito il: 20-12-2009 |
| PER LA CHIESA LA VERA CRISI E' QUELLA MORALE DELL'UOMO |
 |
 |
Il vero problema non è la crisi ecologica, ma la “crisi culturale e morale dell’uomo, i cui sintomi sono da tempo evidenti in tutto il mondo”. E’ l’originale approccio scelto dalla Chiesa cattolica per intervenire nel dibattito sui cambiamenti climatici, reso esplicito dall’intervento al vertice di Copenaghen del nunzio apostolico della Santa Sede presso l’ONU, mons. Celestino Migliore.
Le crisi morali dell’umanità, Migliore facendo eco ai recenti interventi di Benedetto XVI, “sono profondamente legate l’una all’altra, si tratti di ambiente, economia, società o malnutrizione “, e ci obbligano a ripensare il nostro modo di vivere fino a “rivedere il modello di sviluppo, per correggere malfunzionamenti e distorsioni”. Riferendosi alla questione ambientale, Migliore ha detto che “dobbiamo salvaguardare la creazione – suolo, acqua e aria – come un dono che spetta a ogni uomo, ma soprattutto dobbiamo evitare che l’uomo distrugga se stesso”. E’ questo il vero problema che sta sotto anche ai problemi ambientali, perché “la degradazione della natura è direttamente connessa alla cultura che dà forma alla coesistenza umana: quando l’ecologia umana è rispettata all’interno della società, ne beneficia anche l’ecologia ambientale”.
Per questo, ha detto ancora Migliore, il primo urgente passo da fare è l’educazione: la Chiesa è già impegnata “a dare sostanza alla necessità di diffondere un’educazione alla responsabilità ambientale, che cerca di salvaguardare le condizioni morali per un’autentica ecologia umana”. Il riferimento è alle numerose istituzioni educative cattoliche già presenti nelle scuole e nelle università, e alle organizzazioni non governative, diocesi e parrocchie già attive da anni su questo fronte. |
 |
| |
|