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inserito il: 24-2-2009
GB, PROPOSTA-CHOC: NON PIĆ? DI DUE FIGLI A COPPIA
di Cara Ronza
Fare più di due figli è da irresponsabili. Lo dicono certi nonni stanchi di accudire i nipoti. Lo dice il single infastidito dallo schiamazzo dei bambini dei vicini. E lo dicono gli ecologisti: sulla Terra vorrebbero essere in pochi, perché temono di restare senza risorse da consumare. 

L'ultimo ad affermare questo luogo comune è stato Jonathon Porritt, presidente della Commissione governativa inglese per lo Sviluppo sostenibile. In un'intervista al Sunday Times del 1° febbraio, rilasciando dichiarazioni catastrofiche sulle sorti della Terra e sul cannibalismo di cui sarebbe oggetto, ha dato la propria soluzione ai problemi del mondo: il global warming, la scarsità di acqua, di carburanti, di spazio, di ossigeno si combattono tutti controllando le nascite. Perché i cannibali ovviamente siamo noi, che respiriamo, consumiamo energia e che mettiamo al mondo gente che respira e che consuma energia. Veri parassiti di un mondo che senza di noi starebbe molto meglio! 

Nell'intervista in questione il guru verde cita alcuni dati offerti dalla Optimum Population Trust (OPT), organizzazione militante  che "si preoccupa dell’impatto della crescita della popolazione sull’ambiente" e di cui Porritt è sostenitore: ogni bambino nato in Gran Bretagna nell'arco della sua vita brucia una quantità di carbone equivalente ad un'area boschiva grande come la gigantesca Trafalgar Square, che misura 10.000 metri quadrati. Se poi si considera, continua Porritt, che secondo l'Istituto nazionale di statistica la popolazione britannica, oggi di 61 milioni, arriverà tra vent'anni a 70 milioni, va da sé che per i boschi inglesi la vita diventerà difficilissima. L'ossigeno inizierà a scarseggiare e non solo in Gran Bretagna. Il problema è globale. 

L'OPT annuncia con spaventosa sicumera che la popolazione mondiale, oggi di 6,8 miliardi, crescerà entro il 2050 di altri 2,4 miliardi. Si inizierà a stare stretti, stretti dappertutto, forse persino in Paesi come l'Australia, dove fino ad oggi pareva ci fosse parecchio spazio (la densità della popolazione è di 2,5 persone per kmq). A meno che, spiega Porritt, le coppie di tutto il mondo non sposino il motto "Stop at Two", fermandosi a quota due figli o a meno che, meglio ancora, come suggerisce Rosamund McDougall, direttrice delle politiche dell'OPT, le coppie di tutto il mondo non facciano il favore di farne uno solo. O di non farne proprio. 

In un documento particolarmente esplicito dell'OPT, pubblicato nel 2007 (A Population-Based Climate Strategy - An Optimum Population Trust Briefing, May 2007, p. 1) si sostiene una tesi che a prenderla sul serio fa davvero paura: "Una persona che non esiste non esercita alcun impatto ambientale: il “risparmio” sulle emissioni è istantaneo e totale. Dati una durata di vita di 80 anni ed un’emissione annua pro-capite di 9,3 tonnellate di CO2, ogni britannico  “scontato” – cioè ogni unità che non si aggiunge alla popolazione – fa risparmiare 744 tonnellate di CO2". Meglio dunque non nascere. Tanto è vero che l'OPT e Porritt in prima linea auspicano che il governo di Londra ponga un freno alla crescita della popolazione attraverso politiche che promuovano contraccezione e aborto.

Sorgono improvvisi due pensieri. Il primo riguarda i Paesi poveri, dove è raro che persone malnutrite e che comunque consumano molto poco, vivano fino a 80 anni. Il secondo suggerisce un paragone con la politica del figlio unico messa in atto in Cina a partire dal 1979, che oltre ad aver lasciato dietro di sé un'agghiacciante scia di sangue, nel lungo periodo - oggi si sa per certo - si è dimostrata negativa a livello economico e sociale. Forse Porritt e i suoi amici dell'OPT non ne sono stati informati.